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Internazionalizzazione delle imprese: 3 errori da evitare prima di provarci all’estero
di Alfredo Fagotti – Temporary Manager
Tempo di lettura: 5 minuti
In un articolo precedente ti ho parlato di vendere all’estero…ma vendere è solo una parte dell’internazionalizzazione delle imprese.
Per poter veramente internazionalizzare un’impresa bisogna attuare un vero e proprio metodo e una strategia per sviluppare uno o più mercati all’estero.
La strategia è fondamentale
Riuscire a sopravvivere in un nuovo mercato non è una cosa facile ma può diventarlo se si conosce il mercato e il luogo dove si va a ad operare.
La strategia riguarda sia i management sia il controllo dei processi di internazionalizzazione.
Senza strategia molte imprese falliscono nell’internazionalizzazione
Il grosso problema è che molte aziende pensano che sia facile intraprendere la strada per diventare internazionali.
I numeri parlano chiaro:
circa l’87,5% fallisce nel processo di internazionalizzazione.
Quali sono i motivi?
- Il 42% di queste fallisce nella preparazione della contrattualistica o oppure nell’analisi dei processi doganali e di importazione.
- Altre invece falliscono perché non si informano in tempo su quelli che sono i mercati locali, la cultura del luogo, non riescono ad adattare il prodotto agli standard del Paese in cui vogliono venderlo.
Ma il problema principale è un altro!
La maggior parte non definisce bene la quantità di risorse necessarie, il numero delle persone qualificate necessarie e l’impegno economico necessario.
In altre parole, non hanno redatto un business plan veramente adeguato all’avventura desiderata.
I 3 errori da evitare prima di andare all’estero
I 3 errori principali da evitare:
- Il primo errore è pensare che sia facile perché il Made in Italy è apprezzato ovunque. Purtroppo se il tuo brand non è famoso non serve a niente dire che il tuo prodotto è made in Italy. Devi avere una strategia e un’azione commerciale programmata.
- Il secondo errore è pensare che basti essere on-line per fare business. Per vendere infatti bisogna avere un posizionamento ben preciso, un modello di business adeguato al Paese e al segmento di clientela, ma soprattutto devi essere credibile.
- Il terzo errore è pensare che basti semplicemente trovare un nuovo mercato senza un’organizzazione è una strategia di marketing di lungo periodo. Bisogna invece avviare un processo operativo organizzato in modo preciso e minuzioso.
Nell’internazionalizzazione delle imprese niente può essere lasciato al caso
Bisogna controllare di continuo ogni parte nel processo operativo, riguardando risultati e feedback e ripensandoli in base a quello che funziona in quel Paese.
Un altro errore che gli imprenditori commettono spesso è quello di scegliere il Paese in base alla moda del momento, senza prima avere elaborato la strategia.
Invece bisogna fare esattamente al contrario.
Come scegliere il Paese
La scelta del Paese va fatta anche in base a dei criteri di sicurezza che tengono in considerazione:
1) il sistema dei pagamenti del Paese;
2) il contesto politico in cui si opera (se è stabile o meno);
3) quali possono essere quelli più attrattivi per il tuo prodotto e settore;
4) l’importo economico realmente necessario per affrontare i primi investimenti.
Per questo ti consiglio di evitare alcuni tipi di agenzie che ti promettono di entrare facilmente in un Paese, senza considerare la reale opportunità del progetto.
Un’altra regola fondamentale che ti consiglio è quella di andare in un Paese dopo l’altro, mai in troppi tutti insieme solo per la smania di volersi espandere dappertutto.
Altri errori da non sottovalutare
Oltre ai primi 3 ci sono anche altri errori che non puoi permetterti se decidi di creare un piano per internazionalizzare la tua impresa.
– Pensare ad una semplice traduzione del prodotto e servizio. La verità è che dovrai adattarlo ai processi del sistema nel quale andrai a operare.
– Non conoscere clienti e gli stakeholders locali. Bisogna sempre capire le barriere E come riuscire a superarle.
Ecco perché un Temporary Manager professionista predispone dei test per capire se il prodotto funziona in quel determinato Paese.
Il feedback è fondamentale!
Creare un team per l’internazionalizzazione
Un altro aspetto importantissimo è quello di creare un team per l’internazionalizzazione all’interno della propria azienda.
In questo team ci saranno persone dei vari reparti amministrativo, marketing, logistica, controllo di qualità, eccetera.
È fondamentale che questo team lavori in maniera regolare al progetto estero.
Soprattutto è importantissimo avere un team di persone che lavora in armonia per potere realizzare un’internazionalizzazione di successo per la tua azienda.
Ecco perché alcuni hanno fallito nell’avventura dell’internazionalizzazione
Ho visto fallire molti piani proprio per gli errori commessi nella realizzazione:
- Non erano stati considerati i tempi adeguati.
- Non si era tenuto conto delle caratteristiche del luogo in cui si andava ad operare.
- Ma soprattutto il team aziendale lavorava secondo dinamiche poco costruttive.
Affidati ad un esperto
Ecco perché se vuoi avviare un piano di internazionalizzazione di successo per la tua azienda, non ti resta che affidarti ad un esperto.
Attraverso il metodo Fagotti nel corso degli ultimi 25 anni ho affiancato più di 30 tra aziende e start-up nell’aprire nuovi mercati, ottimizzare l’organizzazione e innovare. Con alcune di loro abbiamo raddoppiato il fatturato in soli sei mesi.
Se vuoi saperne di più non ti resta che candidarti per una call strategica.
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