Negli ultimi decenni si parla sempre più spesso di StartUp, una nuova tipologia di azienda: dinamica, veloce e del tutto particolare.
Cosa sono propriamente le Startup?
In economia, con questo termine si indica una nuova impresa, con forme e organizzazione diverse da quelle comuni.
La scalabilità è l’elemento cardine di questa tipologia di impresa…che attira quindi l’attenzione di business angel e imprenditori pronti a investire.
La particolarità delle startup sta appunto nel fatto che sopravvive, almeno inizialmente, grazie agli investimenti esterni, o cosiddetti “business angel”.
I business angel sono piccoli e medi investitori che scelgono di investire somme più o meno elevate in nuove imprese, così facendo hanno la possibilità di partecipare alle attività dell’impresa dando consigli gestionali, amministrativi e offrendo la propria rete di conoscenze.
Ma non è tutto oro…
Quali sono le difficoltà che possono avere le Startup?
Secondo Eric Ries, una startup è
“un’istituzione umana studiata per creare un nuovo prodotto o servizio in condizioni di estrema incertezza”.
Avviare una startup non è un’impresa semplice.
Anzi, è un processo complesso che richiede un’ottima idea di partenza. In più il team di imprenditori che avvia la Statup deve essere in grado di:
- gestire il team di collaboratori,
- conoscere sistemi di business moderni e in continua evoluzione,
- avere un business plan dettagliato e concreto.
Molte startup falliscono.
Quali sono i motivi principali del fallimento delle StartUp Innovative?
Secondo uno studio condotto da CB Insight il 70% delle startup innovative fallisce.
Analizzando 20 esempi, è emerso che le prime determinanti criticità sono legate alle valutazioni errate sul target di mercato e sul piano d’azione.
Le 4 cause più frequenti sono:
- non sono veramente innovative e propongono spesso idee superate;
- team: competenze e responsabilità sono poco chiare e non si fanno azioni di team building per creare una buona squadra;
- mercato: non esiste veramente l’esigenza da cui scaturisce il mercato;
- flusso di cassa: rimangono subito senza flusso di cassa e non hanno capacità di accedere a nuovo capitale.
Le azioni fondamentali ignorate dagli startuppers
Spesso i founder si focalizzano solo sugli aspetti tecnici della propria idea. Ma poi per concretizzare l’idea bisogna attraversare una serie di fasi delicate:
- prima di tutto una startup si trova a dover costituire una società,
- ricercare personale all’altezza con competenze amministrative, gestionali e organizzative,
- ma è importantissimo anche saper pianificare le proprie azioni in base alle priorità,
- infine, redigere un business plan all’altezza di un progetto ambizioso.
Una fase fondamentale della strutturazione di tutto il lavoro e della startup stessa.
Viviamo in un mercato molto complesso e imprevedibile.
Ma le aziende più solide sono sempre quelle guidate da persone lungimiranti e con una nutrita esperienza.
Quindi come puoi evitare sbagli fondamentali?
Affidandoti ad un Mentore!
Perché affidarsi ad un Mentore e Temporary Manager?
Affidarsi alle mani esperte di un Temporary Manager con funzioni di Mentor è una mossa strategica.
In questo modo i giovani imprenditori possono:
- assicurarsi il successo della propria attività (senza fallire nei primi 6 mesi);
- imparare da un professionista altamente specializzato.
Infatti, uno dei vantaggi dell’affidarsi ad un Temporary Manager con funzioni di Mentor è poter avere a disposizione la sua esperienza per fare “formazione” su ambiti complessi.
Quali sono i compiti fondamentali di un Mentor nella fase iniziale?
Il Mentor guiderà nello svolgimento di attività di accompagnamento delle startup innovative, con l’obiettivo di:
- far acquisire al team un metodo di lavoro che minimizzi il rischio di insuccesso;
- fornirà supporto;
- indicare come utilizzare gli strumenti di base per impostare una strategia vincente.
Quali sono le azioni fondamentali per avere successo con le start up innovative?
- analisi del mercato target,
- analisi del business plan con riformulazione coerente,
- impostare un piano d’azione con cui strutturare le attività fondamentali.
Cosa fare in una fase successiva?
Anche dopo, nella fase di promozione e definizione dei canali di approccio ai diversi mercati, la figura del Temporary Manager con funzione di Mentor gioca un ruolo chiave, ovvero…
migliorare gli indicatori di affidabilità e gestire i documenti che riguardano l’impresa, come bilancio, dichiarazioni fiscali, visura camerale, fatturazioni.
Questo è il modo corretto dei giovani e futuri imprenditori di presentarsi agli investitori come una realtà su cui scommettere.
Per concludere…
Come riconoscere un Mentor Temporary Manager Professionale?
Dal momento in cui un Temporary Manager con funzioni di Mentor entra all’interno di una startup ha un obiettivo preciso: minimizzare il rischio di insuccesso.
Un Mentor Temporary Manager infatti:
- focalizza le attività iniziali verso il clienti, facendo emergere l’unicità del business che sta nascendo,
- illustra agli investitori e ai futuri clienti come la tua startup può risolvere problemi/bisogni reali,
- mostra l’importanza del lavoro di squadra,
- struttura un business plan veramente efficace e sostenibile.
Come Mentor Temporary Manager sono disponile per portare la tua start up al successo attraverso una consulenza personalizzata gratuita.
Innova…ottimizza…internazionalizza!
Alfredo Fagotti
Il tuo Temporary Manager di fiducia
